L’opera fa parte della campagna L’Acqua per l’Africa, che raccoglie donazioni alla perforazione dei pozzi artesiani nell’Africa subsahariana, in particolare in Madagascar e Mozambico
Le canzoni e le danze del Centro di Accoglienza della Fraternità senza Frontieri, situato nel villaggio mozambicano a Matuba (Africa), annunciano e celebrano l’acqua che scorre dal pozzo artesiano perforato nella comunità e che ora consente all’860 ospiti ad avere accesso a una fontana d’acqua potabile sicura.
“La perforazione di questo pozzo è stata accolta con grande gioia per tutti, poiché potranno beneficiarsi dell’acqua potabile per bere, cucinare e fare l’igiene. Prima, le mamme dovevano prendere l’acqua da una fontana fuori dal Centro e portare le lattine d’acqua sulla testa. La fontana è molto contestata dalla comunità, molte volte si svolgono ore per ottenere un secchio da 20 litri; per cucinare si doveva prendere [l’acqua] un giorno prima”, racconta il coordinatore del progetto Accogliere Mozambico, Alan Xavier.
L’acqua che ora spunta dal suolo africano è il frutto di molti cuori fraterni che sanno quanto sia prezioso questo liquido, un vero diritto fondamentale di tutti noi e molto importante in una regione in cui l’accesso all’acqua potabile è così difficile. Secondo il rapporto pubblicato nel 2019 da WaterAid, nell’Africa subsahariana (la regione in cui lavora la FSF), solo il 28% della popolazione ha accesso ai servizi igienico-sanitari di base, alla fornitura dell’acqua potabile e alle fognature sanitarie.
Questa realtà si sta trasformando con l’unione dei volontari, dei padrini e delle madrine di tutto il mondo, che insieme rafforzano il movimento fraterno che cerca di accogliere i nostri fratelli africani. La volontaria e membro delle roulotte, Eliana Simioni, racconta quanto speciale è condividere questo momento con tanti cuori che fanno parte di questa rete di solidarietà: “L’emozione di vedere sgorgare il primo getto d’acqua in un villaggio è qualcosa che in questa vita non sarò in grado di spiegare. Immagina che l’acqua cambierà l’intera vita della comunità e il suo intorno, così come cambierà la storia delle prossime generazioni, dei loro sogni, dei loro percorsi, delle loro ricerche… Di tal modo che non sarà possibile misurare in tempo. Lo zampillo d’acqua è il significato più profondo che nulla sarà mai più lo stesso. Far parte di questo è far fluire l’amore in gocce d’acqua ”.
Il movimento fraterno rallegra i cuori di coloro che danno, ricevono e cambiano amorevolmente la realtà di centine di persone. La gratitudine di coloro che sono stati accolti è grande, in quanto la coordinatrice del Centro di Accoglienza a Matuba, Judite Sigauque, chi condivide: “Siamo molto grati per il nostro pozzo, perché in passato non era facile avere l’acqua. Adesso abbiamo l’acqua e siamo molto felici e molto grati. Grazie mille ai nostri padrini! ”.
[Leggenda del video] Vedi nel video Judite Sigauque che presenta il nuovo pozzo al Centro di Accoglienza a Matuba.